Aspettando il tempo che passa

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14 dicembre ore 18:00

15 dicembre ore 21:00

Aspettando il tempo che passa

(e mentre passa nuje ce facimmo viecchie )

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scritto con i detenuti del carcere minorile di Airola

con Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo, Valentina Minzoni e Salvatore Presutto 

regia Emanuela Giordano

aiuto regia Tania Ciletti

nell’ambito del progetto Il palcoscenico della legalità, coordinato da Giulia Minoli

una collaborazione  Co2 Crisis Opportunity Onlus e Compagnia Nest – Napoli est Teatro

I ragazzi detenuti che hanno partecipato ai laboratori sono: Mattia, Luigi PALMIERI, Ivan D’APICE, Carlo ESPOSITO, Salvatore SACCO, Raffaele, Krezel, KRISPYAN, Luigi, Luigi DI COSTANZO, Bruno D’AVINO, Vittorio ALBANO, Gaetano NUNZIATO, Dalibor RADOSALJEVIC

assistenti al progetto Luca Caiazzo, Noemi Caputo, Giulia Agostini

Si ringrazia il Teatro di San Carlo per i costumi di scena.

SPETTACOLO PER LE SCUOLE E PER I CENTRI DI GIUSTIZIA MINORILI 

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Si sa, il tempo in carcere passa diversamente, è un tempo sospeso. Non possiamo avere la certezza di quando usciremo,  chi ci aspetterà fuori (e se ci aspetterà) cosa faremo della nostra vita  (chi ci darà lavoro e fiducia?), eppure non sogniamo  altro: uscire, per essere liberi. Ma liberi di fare cosa? Siamo davvero liberi li fuori? Liberi di scegliere?  

Il tempo che abbiamo raccontato è quello delle “chiacchiere” che abbiamo fatto tra noi, immaginando un ‘altalena che è il nostro tempo presente, sospeso, oscillante , tra umori e desideri, confusioni e certezze.  

La speranza, l’innocenza l’abbiamo raccontata come una fata turchina un po’ avvilita, forse neanche lei crede più alle favole, l’accompagna un grillo parlante che è la nostra buona e scomoda coscienza. Il grillo si ostina a fare ragionamenti di buon senso, ma è poco ascoltato. Seduta dall’altro lato dell’altalena c’è la realtà che è sempre più complicata, scivolosa. E’ la realtà di tante, troppe pericolose “tarantelle”, è la realtà dei ragazzi reclusi.  

Riusciremo a trovare un lieto fine?”

Aspettando il tempo che passa è nato perché i ragazzi ce l’hanno chiesto: avere come obbiettivo uno spettacolo dava loro un senso che altrimenti non avrebbero trovato. Abbiamo iniziato scrivendo delle parole: possesso, gelosia, sogno. Dalle parole siamo passati al confronto, che è diventato trama, una trama puntellata di incomprensioni, arrabbiature, ma anche di qualche risata.  L’altalena, costruita in carcere, è il simbolo di questo equilibrio precario. Su questa altalena, una fata turchina avvilita e un grillo parlante, caparbiamente attaccati a valori e speranze di giustizia, incontrano due ragazzi detenuti. Cosa riusciranno a comunicarsi?

Emanuela Giordano – regista dello spettacolo

[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]Info e prezzi spettacolo

Durata spettacolo 60′

Biglietto intero: 12 euro

Ridotto under29 e over65: 10 euro

Spettacolo fuori abbonamento e inserito all’interno del progetto “IL NEST, COME ALTERNATIVA”

per info e prenotazioni: 3208681011/ 3333223780

info.teatronest@gmail.com[/vc_column_text][vc_empty_space][qbutton size=”large” target=”_self” font_weight=”” text=”Acquista online” link=”http://www.compagniateatronest.it”][vc_empty_space][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_empty_space height=”280px”][/vc_column][/vc_row]