Il connubio tra suono e foto descrive un anfratto di vita piuttosto comune, considerato da tanti quasi banale: cosa fareste se a passeggio o intenti a rincasare dal lavoro o, ancora, in giro per alcune commissioni foste sorpresi nel pieno di un fragoroso e terribile temporale? Ovvio, cerchereste di trovare riparo nel primo negozio (o caffetteria, per essere più precisi) utile, entrandovi zuppi da capo a piedi, infreddoliti e pensierosi…
Ma ecco che, a un tratto, mentre lo sguardo è assorto e contempla al di là del vetro decorato della finestra su cui si sta già formando della condensa, la proprietaria vi porge una bevanda è tè! Tè fumante dal profumo paradisiaco!
La ringraziate con un piccolo cenno, grati per quella che può definirsi una “divina provvidenza”, e prendete la tazza con entrambe le mani nell’atto di riscaldarvi almeno un po’, di scacciare il gelo che s’insinua non solo nel vostro corpo ma anche nel vostro animo, non (più) abituato a simili piccole cortesie dal valore immenso.
Volgete nuovamente gli occhi verso la finestra, ad ammirare un punto lontano che forse soltanto voi ora scorgerete e, nonostante il maltempo imperversi, nonostante spesso e volentieri gli eventi non vadano come li avete
programmati nel dettaglio, nonostante il mondo sembri sempre più un posto orribile da abitare, sul volto vi affiora – proprio come fiorisce l’orchidea sul davanzale – l’ombra di un sorriso nell’ora delle saette battenti e della
pioggia implacabile.

Jessica Tommasi

A Jessica appartiene la passione della lettura, della scrittura e del disegno fin da bambina. Nel 2002, a sette anni, partecipa alla XXI edizione del concorso “Vita Quiz” istituito dal Movimento per la Vita Ambrosiano.
Nel 2009 arriva terza alla sezione grafica del concorso “C’è un amico lassù nel cielo?” indetto dall’Associazione Astronomica “Antares” di Foligno. Esordisce poi come autrice nel 2014 con De Rosa Rubra, grazie alla Kimerik
Edizioni.
Maggiormente da allora partecipa ai concorsi più disparati, sia di genere narrativo sia di poesia e di tanto in tanto, se capita, di pittura, nonché fotografia. Per due anni consecutivi (2017-2018) si classifica al quarto posto del Premio “Streghe, Vampiri & Co.” indetto dalla Giovane Holden Edizioni. Nel 2022 si aggiudica il terzo posto del Premio “Midgard”.
Necrotica. Trama di un sogno e sottile raso d’incubo costituisce la sua prima opera tradotta in lingua inglese da professionisti del settore (Annarita Tranfici e Laura J. Davey), di cui dieci copie vengono distribuite in varie free
libraries a Londra.